Autocombustione

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  1. DARK_LIGHT_93
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    Autocombustione


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    L'autocombustione o SHC (Spontaneous Human Combustion), è il fenomeno per cui un corpo prende fuoco automaticamente.
    Dopo l'autocombustione il corpo è ridotto quasi completamente in cenere, i fenomeni di riconoscimento sono vari: il corpo brucia completamente per esclusione delle gambe e avvotle degli arti superiori; sui muri si trova uan sostenza oleosa, spesso affiancata ai grassi del corpo; i danni al luogo dove avviene il fenomeno sono minimi; C'è sempre la presenza di oggetti in grado di causare incendi, sigarette, stufe; e la maggior parte delle vittime sono donne che abusavano di alcool e farmaci.
    Una tesi che va molto ad avvalorare l'ipotesi dell'autocombustione è che i corpi bruciano fino a ridursi in cenere bianca, infatti neanche i forni crematori riescono a raggiungere una temperatura tale da poter incenerire tutto il corpo, inoltre un corpo bruciato nei forni creamatori dà cenere grigia - dopo l'autocombustione la cenere è bianca. Questo quindi fa pensare che la temperatura dell'autocombustione raggiunge i 2500 gradi.

    Secondo alcuni autori i fenomeni di combustione possono essere anche causati da poltergeist. Secondo alltri invece, degli individui che non hanno mai avuto facoltà paranormali, improvvisamente riescono a dare fuoco agli oggetti (questo però descrive un'altro tipo di autocombustione - quella non umana ma provocata dall'individuo sugli oggetti). Questo tipo di fenomeno viene anche tramandato da alcuni monaci tibetani che si sottopongono a durissime prove.

    Tra le tesi c'è l'effetto stoppino, ovvero una volta innescato l'incendio, il corpo della vittima compone una sostanza che impregna i vestiti e gli da una maggiore infiammabilità, questa testi è anche avvalorata dal fatto che le gambe e le braccia vengono combustionate più raramente, poiché ci sono meno grassi.
    Jhon Heymer ricercatore accanito del fenomeno crede che sia provocato da una miscela particolare di idrogeno e ossigeno (miscela che viene usata per far partire i razzi spaziali).

    Un'altra tesi prende in considerazione l'utilizzo di alchool o farmaci. Secondo la tesi l'autocombustione è provocata dall'alto concentramento di alchool (o farmaci) nel sangue, i quali provocherebberò una combustione interna che brucerebbe l'intero corpo.

    La teoria di John Heymer (Larry Arnold di ParaScience Intenational) invece, fa appoggio sui mitocondri (cellule che producono energia nel corpo), in questo caso le reazioni tra idrogeno e ossigeno provocherebbero l'incendiamento (o lo scoppio) del mitocondrio, che farebbe poi bruiare il resto del corpo.

    Infine c'è uan teoria che fa appoggio sui fulmini globulari, i quali attraverserebbero la stanza colpendo gli individui e facendoli bruciare.


    Il caso più famoso è quello di Mary Hardy Reeser. Il caso viene osservato in Florida a St. Peterburg il 1 Luglio 1951; la signora Mary Reeser aveva 57 anni.
    La signora Reeser all'epoca viveva con il figlio, la moglie del figlio e il nipote. Secondo la testimonianza del nipote andò a dormire presto prendendo un sonnifero.
    Alle 5 del mattino la Carpenter, che era la padrone di casa, sentii un odore di bruciato, che collegò a una pompa surriscaldata in garage; andando a controllare ne ebbe conferma.
    Alle 8 del mattino della stessa mattina la Carpenter ricevette un telegramma per la signora Reeser, e volendoglielo consegnare di persona andò fuori alla porta. Tuttavia dopo aver bussato ripetute volte non avendo ottenuto risposta iniziò a preoccuparsi: Chiamò due imbianchini dalla strada e si fece dare una mano per aprire la porta.
    Una volta all'interno della casa i soccorritori furono avvolti da un'ondata di calore; non c'era nessun segno evidente di un'incendio apparte una trave bruciata. Per terra si trovava il corpo della signora Reeser completamente carbonizzatta eccetto per un piede con pantofola di raso nero, il teschio carbonizzato, la spina dorsale e alcuni organi interni fra un mucchio di cenere.


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    Edited by DARK_LIGHT_93 - 19/3/2010, 13:31
     
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  2. :.Spike.:
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    Innanzitutto premetto che dev'essere un'esperienza piuttosto traumatica assistere ad un caso di autocombustione!O__O

    Piccolo dubbio però..come mai mi viene sempre da associare l'autocombustione al malocchio e alle streghe??come le bamboline daltronde!
    Non so,non riesco a levarmi questa idea dalla testa!
    Se riusciste ad illuminarmi su questo fatto ve ne sarei grato!XD
     
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  3. EternalSybelle
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    forse perchè è una cosa che è difficile vedere come pratica positiva?
    almeno, a me non riesce per nulla XD
     
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  4. :.Spike.:
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    Beh,si,probabilmente si!
    Forse anche grazie alle famose leggende popolari su Streghe e Malocchi che penso tutte le nonne raccontano ai nipoti (è il mio caso XD)
    Per quanto mi riguarda comunque,meno persone ci riescono e meglio è XD
     
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  5. DARK_LIGHT_93
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    Non è per nulla legato a nessuna leggenda metropolitana questo fenomeno XD io credo sia una specie di combustione chimica.
     
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  6. Dark LaFee
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    Aiuto..non lo augurerei a nessuno..
     
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  7. DARK_LIGHT_93
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    Un'esperienza che si prova una sola volta nella vita... (HAHAHAH XD autocombustioniamociiii!!!)
     
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  8. Dark LaFee
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    Simpatico xDD
     
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  9. Celioneel
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    mmm... sicuramente nel nostro corpo ci sono molti elementi che possono bruciare sviluppando il calore necessario all' autocombustione ( basti pensare che siamo fatti per buona parte di sostanze infiammabili XD), ma il problema principale è innescare la reazione.

    Questo può succedere solo con alte temperature, quindi deve intervenire qualcosa che abbassa le condizioni di reazione...

    OPPURE...
    E se la reazione avvenisse normalmente dentro di noi? Se fosse una normalissima reazione, che per qualche motivo subisce una modifica?
    L' accelerazione di una reazione chimica che produce calore ha come risultato un aumento del calore prodotto nell' unità di tempo. Cosa può causare l' aumento della velocità di una reazione?
    questi elementi vengono chiamati enzimi. Se per caso il nostro corpo ne producesse uno con questi risultati, ecco che avverrebbe l' autocombustione. Certo, sorge spontanea la domanda: come fa il nostro corpo a produrne uno? Beh, la materia organica dà possibilità virtualmente infinite per quanto riguarda la produzione di enzimi, proteine ecc... basta che uno di questi sia codificato nel nostro DNA (e attivato, perchè non tutte le parti del nostro DNA lo sono), che così inizia la produzione dell' enzima in questione. Quindi, una (sembra un clichè a dirlo) mutazione genetica potrebbe essere all' origine del nostro elemento X, se così possiamo chiamarlo, che dà origine all' autocombustione. Poi, il resto della combustione avviene a causa del calore immenso prodotto nella scintilla iniziale. Per quanto riguarda il materiale che da la scintilla, posso solo ipotizzare che sia una molecola organica complessa, perchè più una molecola è complessa più l' energia prodotta scindendone i legami è alta: Perciò, dovendo sviluppare un' energia enorme, la molecola di avviamento è molto complessa.


    Non so se mi sono spiegato bene, quindi faccio un sommario simbolico:

    CITAZIONE
    Reazione normale (unità di tempo presa ad esempio 1 secondo): A+B= C+e, dove A e B sono degli elementi generici in continua reazione nel nostro corpo, C è il prodotto della reazione, ed e è una quantità minima di energia sottoforma di calore.

    L' enzima interviene.

    Reazione accelerata (unità di tempo 1 secondo) : A+B=C+E, dove A e B e C rimangono invariati, mentre E rappresenta una quantità enorme di calore.

    E, data la sua alta temperatura, innesca una reazione a catena che manda in fiamme ogni parte del corpo dove sia presente combustibile adatto. Una volta esaurito, il fuoco si spegne da solo.

    Potrei aver detto un mucchio di cavolate, ma personalmente ritengo questa teoria chimicamente possibile.
     
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  10. nessundove
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    la combustione in se è facilmente spiegabile nel senso che si sono reazioni chimiche (e la combustione è una di queste) che liberano ioni a radicali liberi che non fanno altro che alimentare la combustione stessa.
    è come se dalla reazione si generassero degli altri reagenti anzichè esaurirsi.
    poi facile anche capire cosè che brucia in un corpo umano, ovvero il grasso.
    facile è anche capire le temperature che raggiunge, la storia della cenere bianca.... il problema occulto in tutta questa storia è capire perchè un corpo prende fuoco.
    infatti il problema fondamentale è che non sono bruciature superficiali profonde, am il fuoco viene da dentro.
    questo è il difficile da spiegare.
    se fosse una sigaretta, il corpo risulterebbe carbonizzato.... nel caso invece di autocombustione il corpo è disintegrato

    potrei essere d'accordo con te...ma non è un problema di velocità di reazione quanto di energia liberata.
     
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  11. Celioneel
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    mmm... allora, il problema dell' energia liberata lo risolvo così, nella teoria di cui sopra, forse mi sono spiegato male:

    se la mia reazione produce, mettiamo, in due ore, una quantità E di energia, l' energia E viene divisa per le due ore, dando origine ad un modesto rialzo della temperatura rispetto al normale.
    Se invece, grazie all' enzima, viene divisa per un tempo relativamente breve (1 secondo) c'è meno tempo su cui suddividerla, e quindi l' aumento è radicale.

    schematicamente:


    Reazione lenta:

    S= secondi
    e= energia infinitesimale
    E= energia totale
    dove E= e1+e2+e3+e4+e5+e6+e7+e8+e9+e10...


    S S S S S
    e e e e e

    tradotto in numeri, ponendo che e causi un aumento di 2 gradi

    1s 1s 1s
    2° 2° 2°


    .... è ovvio che così la temperatura rimarrà stabile per tutte le due ore, a due gradi superiore alla norma.


    REAZIONE VELOCIZZATA

    S
    E

    in numeri:

    1s
    2+2+2+2+2+2+2+2+2+2+2+2+2+2....

    è ovvio che così la temperatura, per quel secondo, è molto più alta del normale, riuscendo così ad innescare la combustione dei materiali presenti nel corpo, che continueranno il lavoro iniziato.

    Non so se mi sono riuscito a spiegare, o se condividi, o se hai dubbi, o se sei in completo disaccordo: l' importante è che tu lo dica, così al massimo posso spiegarmi meglio, o, perchè no, ricredermi parzialmente.
     
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  12. nessundove
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    no no. avevo capito male io il tuo discorso.. cmq rimango dell'idea del radicale libero.
     
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  13. Kriu
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    OT

    odio la chimica =_=

    FINE OT
     
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  14. EternalSybelle
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    tutto ciò per me è arabo <3
     
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  15. †.Lòlò.†
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    OT

    io invece trovo la chimica molto interessante e vorrei studiarla

    fine OT XD
     
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16 replies since 16/9/2009, 12:48   1684 views
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