L'aromaterapia e le Note degli oli essenziali

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  1. )o(selena)o(
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    Gli oli essenziali sono miscele di sostanze presenti sotto forma di minuscole goccioline nelle foglie, nei fiori, nella buccia dei frutti, nella resina e nel legno di molte piante.
    Nel 1800 venne ideato, ad opera di un profumiere francese di nome Presse, un sistema di classificazione delle fragranze in base alle note musicali. Ciascun profumo a seconda delle sue caratteristiche rientra in una delle tre "note":

    La nota di base

    E' la nota bassa, caratteristica delle fragranze ricche e gravi, che si manifestano lentamente e che permangono per lungo tempo quando vengono utilizzate o diffuse. A questa nota appartengono i profumi densi, caldi e pesanti, gli oli ricavati da legni, resine e spezie. Basta annusare tali essenze per percepirne l'aroma nella parte bassa del corpo, la zona dove sono concentrate le passioni più ancestrali e istintive provenienti dall'elemento terra. Hanno un effetto tonificante e aiutano a dare stabilità e forza.

    Le essenze che appartengono alla nota di base sono le seguenti:

    basilico, cannella, cedro, cipresso, chiodi di garofano, finocchio, ginepro, incenso, legno di rosa, mirto, pino mugo, patchouli, sandalo, zenzero.

    La nota di cuore

    La nota di cuore è caratteristica delle essenze dal profumo morbido e floreale. Gli oli essenziali appartenenti a questa nota sono ricavati dai fiori, riescono a "toccare il cuore" ed hanno effetti riequilibranti e vitalizzanti. Nell'annusare queste essenze si percepisce il loro aroma all'altezza del petto, nel nostro cuore, dove è possibile sublimare gli istinti in emozioni, dove si percepisce l'amore e il nostro Io personale si amplia nella comunicazione e nello scambio reciproco con gli altri.

    Le essenze di cuore sono le seguenti:

    camomilla selvatica, geranio, lavanda vera, neroli, pino silvestre, origano, rosmarino, salvia sclarea, verbena, ylang ylang.

    La nota di testa

    Le essenze leggere e fresche, con un alto tasso di evaporazione e un profumo fruttato e aspro, appartengono alla nota di testa. Sono le essenze che in una composizione aromatica si avvertono per prime, hanno una vibrazione alta e sottile. Annusandole se ne percepisce l'aroma nella testa, la parte del corpo dove tutto diventa rarefatto ed etereo. Hanno un effetto calmante sul sistema nervoso, rendono chiare le idee e agiscono sul morale donando serenità.

    Le essenze che appartengono a questa nota sono le seguenti:

    arancio amaro, arancio dolce, bergamotto, cajeput, citronella, eucaliptus globulus, gelsomino, menta piperita, mirra, pompelmo, salvia officinalis, tea tree, timo rosso.


    Come si ottengono gli olii essenziali

    Fin dai tempi più antichi gli uomini si sono ingegnati nelle tecniche di estrazione delle essenze delle piante, per poterle usare a scopo medicinale, cosmetico, odoroso e così via.

    Prima che fosse inventata la distillazione, gli oli essenziali venivano estratti dalle piante tramite la spremitura manuale e la macerazione.
    L'olio veniva raccolto in una spugna che, una volta satura, era strizzata in un recipiente. Il prodotto così ottenuto veniva chiamato "pomata" ed era usato come unguento o come profumo. Tale metodo viene ancora usato, anche se attualmente queste operazioni vengono eseguite da macchine apposite.

    Per la macerazione invece i fiori e le foglie vengono schiacciati, in modo che le cellule oleifere si rompano, quindi immersi in olio vegetale e lasciati al caldo. L'olio vegetale assorbe l'essenza e tale processo viene ripetuto finché si ottiene una sostanza concentrata.

    Il metodo di estrazione delle essenze, più moderno e più largamente diffuso, è la distillazione a vapore: questa tecnica si serve dell'alto tasso di volatilità degli oli essenziali e della loro quasi generale insolubilità nell'acqua. A seconda della densità, l'olio galleggerà sull'acqua o affonderà dopo la condensazione.
    L'acqua, circolando durante tale processo, si impregna dell'aroma della pianta sottoposta a distillazione e da' così origine a utili sottoprodotti, come l'acqua di rose.


    Attività e proprietà degli olii essenziali:

    Antisettiche: Si oppongono allo sviluppo dei germi. Il loro potere antisettico è generale, pur con composizioni chimiche molto differenti, e si realizza sia in presenza dei loro vapori sia per contatto diretto, inoltre risulta prezioso perché si associa a una innocuità verso i tessuti sani.

    Antitossiche: Disattivano le sostanze di deterioramento delle cellule. Non a caso le essenze erano largamente usate nell'antichità per i processi di imbalsamazione dei corpi.

    Antiparassitarie: Si esplicano utilmente nell'allontanamento di insetti, tarme, zanzare. In particolare il timo, il geranio e l'alloro.

    Antireumatiche: Utili nel trattamento di affezioni dolorose articolari come l'artrosi. Essi agiscono anche applicati localmente, attraverso impacchi o per massaggio, grazie alla loro capacità di propagazione dalla pelle ai tessuti profondi.

    Cicatrizzanti: Il richiamo sanguigno che gli oli provocano stimola la rigenerazione cellulare. Soluzioni acquose di oli essenziali, soprattutto della famiglia delle Labiate (lavanda, salvia, rosmarino, timo), facilitano i processi di riparazione dei tessuti e stimolano la cicatrizzazione di piaghe e ulcere cutanee, prevenendo le sovrainfezioni batteriche.

    Tonificanti: Sono stimolanti a livello delle ghiandole endocrine, tra cui la corteccia surrenale, responsabile della capacità di resistere allo stress.
     
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    Grazie per tutte queste bellissime discussioni: ho modificato il titolo con: L'aromaterapia e le note degli oli essenziali, perché si capisse meglio di cosa tratta il topic (altrimenti sembrava un doppione dell'altro). ^^
     
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1 replies since 24/1/2016, 12:30   28 views
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