In hotel c'è sempre qualcuno che non dorme mai.

Ci sono delle novità,
spulciando nel forum poi mi è saltato all'occhio un topic che Odysseus ha riesumato, e io non avevo mai visto o.ò (perciò grazie xD ) quello della paralisi del corpo.https://eyeclipse.forumcommunity.net/?t=38461310&st=45#lastpost.

Questa notte è stata la primissima notte che sono riuscito a fare un sonno in albergo, anche se alla fine proprio sonno non era..
Mi sono ritrovato nella hall dell'hotel, seduto sul divano dove mi ero addormentato, guardando attorno era tutto uguale a patto il fatto che sembrava tutto un po' più luminoso.
Giravo con facilità per la hall, ma la differenza della struttura dell'hotel l'ho scoperta quando, superando l'arco che separa la hall dal corridoio delle stanze, quest'ultimo era largo il triplo del materiale e lungo il quintuplo. Per dare un'idea: largo 3 metri, lungo... non lo so, tantissimo.
Sono tornato indietro e uscito dalla hall ho notato che anche l'atrio era diverso: era molto alto, quasi come l'interno di una torre antica, ampio e suddiviso per piani/balconate.
Era pieno di gente, tutti che si muovevano o chiacchieravano ad alta voce come nulla fosse. Ricordo i loro volti anche se non li ho mai visti in vita mia (o comunque non sono stati clienti in hotel).
Avevo l'idea che era notte fonda, e cercavo di richiamarli dicendo loro "please be quiet", ma loro non mi ascoltavano o mi ripetevano la frase facendomi il verso.
Altri mi guardavano e ridevano contenti e ho visto due ragazzi salire su una delle più alte ringhiere della loro balconata, parlarsi con frasi tipo "che dici ce la faccio?", mentre io cercavo di riprenderli dicendo loro di non saltare, che si sarebbero fatti del male loro, di tutta risposta, sono saltati dalla ringhiera ma non sono caduti, bensì si sono scambiati di balconata con tanto di risate ed esulti a fine "test di volo".
Ho continuato così per un po', a cercare di richiamare chi faceva chiasso o a lavorare dando chiavi di stanze a clienti privi di numeri (o comunque non li ricordo).
Ricordo di una giovane donna vedova, molto gentile e molto profumata e calma rispetto il caos attorno a sè. Abbiamo parlato ma non ricordo cosa ci siamo detti perché è come se fosse stato un dialogo comune che faccio con i clienti, ma mi ha regalato un profumo in un'ampolla blu. L'ho annusato e mi sapeva di buono;
Un'altra figura che ricordo bene è stata di una signora sulla cinquantina, panciuta, con i lineamenti del volto marcati e spagnola. Lei è stata la cliente con la quale ho parlato di più perché mi è venuta esplicitamente a dire "non riesco ad avere un contatto", tant'è che io le ho fatto fare il giro del bancone e mi sono messo a cercare con lei un qualcosa che sapevo stava nell'armadio alle spalle del bancone, in basso, ma non la trovavo,
e le ho stupidamente detto che forse ero stanco, perché era da tutta la sera che gli oggetti mi sparivano davanti gli occhi, e le ho chiesto esplicitamente se l'hotel fosse abitato da spiriti, lei ha riso.

Mi sono svegliato perché ho sentito l'ascensore mettersi in funzione, ma mi sono riaddormentato nell'arco di mezzo secondo e ho lasciato di nuovo il materiale con facilità tornando in quel caos luminoso;
alcuni di loro mi hanno toccato il corpo e il volto e ricordo la percezione del tatto sulle mie mani quando a mia volta li toccavo,
credo che alcuni l'abbiano fatto per 'studiarmi', percepivo curiosità.
Così mi sono andato a mettere seduto nuovamente sul divano nella hall, ed è entrata nuovamente la signora spagnola dicendomi "Ahh, hai preso il pelo", e non ho capito cosa intendesse, ma mi sono toccato i capelli accorgendomi che erano diventati lunghi fino le spalle ed erano molto folti,
mi sono chiesto quanto tempo fosse passato dato che i miei capelli erano cresciuti così tanto, lei ride di nuovo, mi fa un cenno con la mano e se ne va,

Mi sveglio perché suona il citofono: era il tassista che doveva venire a prendere dei clienti intorno quell'ora,
mi sveglio ma non mi muovo, il citofono mi ha messo paura, è stato un suono estraneo e disturbante di quel caos, mi sento catapultato o ristretto: respiro, guardo il mio corpo addormentato sul divano, devo andare a rispondere ma il corpo non si muove,
vedo le mie mani poggiate sul ventre, ma vedo anche altre mie due braccia che si divincolano perché non lo so, stupidamente cercavo di prendermi quelle addormentate, e cercavo di far leva sullo schienale per far rotolare il mio corpo giù dal divano,
mi sforzavo ma non capivo il perché se avevo il tatto (sentivo il tessuto del divano nella destra e il freddo del pavimento nella mano sinistra), mi mancava la forza per muovere.
Dovevo voltare la testa, e cercavo di far combaciare la mia testa con il cranio, e mi voltavo per tentare di fare lo stesso nel materiale,
Non ci sono riuscito, ma ho capito che sono messo storto,
mi sistemo nel corpo,
mi alzo.

Il check-out dei clienti della 305 è andato bene, anche se ero veramente confuso... era mattina presto, e per pigrizia ho lasciato la chiave che mi hanno restituito sul bancone, e mi sono rimesso sul divano, ma in posizione fetale perché l'ho sempre reputata una posizione che mi impedisce di uscire, di chiusura.
Comincia la vera giornata, mi accorgo che dal quadro delle chiavi manca ancora quella dei clienti e ancora nessun'altra chiave mi era stata restituita dunque doveva essere l'unica, ma non la trovo, panico,
il primo pensiero è stato di averla persa, già stavo pensando a qualcosa da dire al direttore da lì a una mezz'ora che si sarebbe presentato,
ma mi ricordo di punto in bianco quei due ragazzi che si sono scambiati di balconata,
ho sorriso e chiesto loro di farmela ritrovare,
dopo un paio di minuti ritorno a guardare il quadro e la chiave era lì, ma appesa nella nicchietta della 304.

A posto così.

Ho citato l'altro topic perché credo fermamente di essere stato sotto la paralisi notturna,
tuttavia a me è sempre capitato che la paralisi viene quando sono veramente molto stanco e solitamente non ricordo mai se stavo sognando o meno, e le sensazioni che provo durante il risveglio dalla paralisi sono le medesime che ha descritto Odysseus ma questa volta non sentivo angoscia, ma solo un calmo sentimento, ma di concentrazione "Eddai... e spostati...!", e non cercavo di muovere gli arti, cercavo invece di prenderli per muoverli,
non ho sentito la sensazione di non riuscita del movimento come di solito mi accade,
quoto il fatto che la paralisi non sia un'obe, ma non riesco a capire se questa esperienza sia la prova che magari ci sia un collegamento tra gli Stati, o se il ritorno drastico e veloce nel mio corpo ha fatto sì che non lo riuscissi a controllare a pieno...


Sorry per il papiro x), è stata veramente un'esperienza forte e a suo modo mi ha dato risposte alle domande che avevo quando ho aperto questo topic (: