Baudelaire - I Fiori del Male

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  1. DARK_LIGHT_93
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    Les Fleur du Mal


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    Titolo: I fiori del Male e altre poesie
    Autore: Charles Baudelaire (trad. Giovanni Raboni)
    Editore: Einaudi

    Bé "I Fiori del Male" è un classico della corrente Simbolista (tendente al Decadentismo). Penso che questo testo sia imperdibile per chi ama la prosa, e per chi sa apprezzare il genio di Baudelaire... Fin dalle prime pagine è possibile apprezzare la sua geniale e mefistofelica visione della realtà. Con sfumature luciferine, sessuali, colori, immagini, profumi, vere e proprie sinestesie e allegorie volte a coinvolgere il lettore, a farlo sentire partecipe, a farlo soffrire, a farlo vivere... ad Emozionarlo!
    Ci fa assaggiare il veleno, ci fa sentire il piacere dell'ossessione, ci maledice, ci rimane stupefatti e sorpresi, ci fa camminare per le strade di parigi e farci apprezzare i suoi quadri, ci fa addormentare con un bicchiere di intenso vino rosso, e finalmente, qui, ci dona la visione del Fiore del Male. Visione che ci porterà alla rivolta dell'anima con adeguati e consoni apprezzamenti alla figura luciferina e conducendoci lentamente alla Morte attraverso un lungo viaggio che ci fa rimembrare lo splendido seme che avevamo custodito.
    Nella mia versione ci sono inoltre i "Relitti" o "I nuovi fiori del Male" che sono venduti anche separatamente. Qui Baudelaire include alle poesie che precedentemente gli furono condannate poiché aventi contenuti forti e sessuali era "troppo" reale per la società dell'epoca. I petali di questo nuovo fiore ci narrano però anche di galanterie e beffe, e di nuove poesie.
    Nell'edizione che tengo io sono incluse anche le aggiunte alla terza edizione (1868) contenente poesie di un gusto nero unico nel suo genere.
    Le riflessioni sull'amore, sulla morte, sulla vita, sullo slancio religioso, sono amplificati dal gusto dell'orrore...

    Integro un pezzo tratto da wikipedia:
    CITAZIONE
    [...]A detta dello stesso Baudelaire l’opera va intesa come un viaggio immaginario che il poeta compie verso l’inferno che è la vita. Nella prima sezione "Spleen et ideal" Baudelaire esprime lo stato di malessere del poeta (figura fondamentale nella sua produzione). Egli è uno spirito superiore capace d'elevarsi al di sopra degli uomini e di percepire con la sua sensibilità innata le segrete corrispondenze tra gli oggetti, i profumi e gli elementi della natura (Correspondances), ma, proprio a causa delle sue capacità, il poeta è maledetto dalla società (Benedition) e diventa oggetto di scherno per gli uomini comuni. Baudelaire sceglie l'albatros per simboleggiare questa condizione: come il grande uccello marino infatti, il poeta si eleva ai livelli più alti della percezione e della sensibilità ma una volta sulla terra ferma non riesce a muoversi proprio a causa delle sue capacità (paragonate alle ali dell'albatros). L’albatro rappresenta anche l’aspirazione dell'uomo al cielo e quindi l’aspirazione ad arrivare ad un piano intellettuale superiore. La causa della sofferenza del poeta è lo spleen (letteralmente "milza", ritenuta dai greci la fonte del male corporeo), un’angoscia esistenziale profonda e disperata che lo proietta in uno stato di perenne disagio che Baudelaire descrive in ben quattro splendidi componimenti, tutti col titolo di "Spleen".
    La seconda sezione "Tableaux parisiens" rappresenta il tentativo di fuggire l’angoscia proiettandosi al di fuori della sua dimensione personale nell’osservazione della città; tuttavia il tentativo si rivela vano poiché, nel guardare la grande città, lo spirito inquieto non trova che gente sofferente proprio come lui. Le poesie di questa sezione (notevole "I sette vecchi") rappresentano il primo esempio di poesia che descriva l’angoscia della città moderna. Ad essi s'ispireranno grandi autori successivi come T. S. Eliot che nella sua "Terra desolata" si rifà dichiaratamente al poeta parigino. Anche le sezioni successive "Le vin" e "Fleurs du mal" sono tentativi di fuggire lo Spleen, che il poeta compie rifugiandosi nell’alcool e nell’alterazione delle percezioni.
    I fiori del male sono i paradisi artificiali (tanto cari all’autore, che vi dedicherà un’intera opera) e gli amori proibiti e peccaminosi che danno l’illusoria speranza di un conforto. Quando anche questi effimeri piaceri vengono a svanire, al poeta non rimane che "La revolte", il rinnegamento di Dio e l’invocazione di Satana che tuttavia non si rivela utile alla sua fuga.
    L’ultimo appiglio per lo spirito disperato del poeta è la morte, intesa non come passaggio ad una nuova vita ma come distruzione e disfacimento a cui tuttavia il poeta s'affida, nel disperato tentativo di trovare nell'ignoto qualcosa di nuovo, di diverso dall'onnipresente angoscia. Per quanto riguarda l'ultima sezione "La mort" è da notare "Le voyage" la poesia che chiude I fiori del male.[...]

    Baudelaire può essere considerato un rivoluzionario per la sua epoca, bisognerebbe partire da qui per apprezzare a pieno il suo genio. Dopo di che bisogna abbandonarsi alla sua scelta di termini trascinante e quasi eccitante per tutti i sensi dell'uomo.

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  2. EternalSybelle
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    <3 amo.
     
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  3. A n g e l i q u e
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    Ho esattamente la stessa edizione :*
     
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  4. DARK_LIGHT_93
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    CITAZIONE (A n g e l i q u e @ 23/5/2011, 23:14) 
    Ho esattamente la stessa edizione :*

    ma io ho anche il fronte francese u,u
     
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  5. A n g e l i q u e
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    Esattamente quello che ho io, che credi ù0ù
    SPOILER (click to view)
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  6. DARK_LIGHT_93
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    a me costa 24000 lire xD comunque sì è quello <3
     
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  7. A n g e l i q u e
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    Ecco, forse il mio è un po' meno prestorico, stampato ai tempi dell'euro u_u
     
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  8. DARK_LIGHT_93
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    CITAZIONE (A n g e l i q u e @ 24/5/2011, 00:00) 
    Ecco, forse il mio è un po' meno prestorico, stampato ai tempi dell'euro u_u

    Vedi u,u il Bibliofilo vince u,u
     
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7 replies since 23/5/2011, 18:49   497 views
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