Il quarto tipo

un film claustrofobico

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  1. lisahn
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    Molti di voi hanno visto Paranormal Activity, vi consiglio Il quarto tipo.

    CITAZIONE
    Citazione recensione: Mymovies.it

    Gli incontri con gli alieni sono classificati in 4 tipi: il primo è l'avvistamento di un Ufo, il secondo è il reperimento di una prova (foto, video), il terzo è il contatto diretto e il quarto è il rapimento.

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    Il quarto tipo vuole raccontarci di quest'ultimo genere di contatti e lo fa con una struttura narrativa particolare. All'inizio, Milla Jovovich ci spiega che lei è un'attrice e nel film interpreta la dottoressa Abigail Tyler, detta Abbey, in una ricostruzione drammatica di fatti avvenuti nei primi giorni dell'ottobre del 2000 nella città di Nome in Alaska. Naturalmente, per proteggere la privacy delle persone coinvolte, i nomi sono stati cambiati. Però, ci viene detto che qua e là il regista ha inserito del reale materiale d'archivio, girato dalla stessa Abbey. Ed è proprio la "vera" Abbey a comparire nella prima intervista, con il volto contratto e scavato, per cominciare a raccontare l'accaduto. Poi l'immagine di Milla Jovovich le si sovrappone interpretandone la parte.
    Will, il marito di Abbey, è stato misteriosamente ucciso una notte mentre dormiva accanto a lei. Per capire qualcosa della sua morte, Abbey prosegue gli studi di Will e si reca a Nome, i cui abitanti soffrono di persistenti disturbi del sonno. Si svegliano di soprassalto e ricordano d'aver visto uno strano gufo alla finestra. Abbey ipnotizza Tommy, uno di loro, per scoprirne i ricordi inconsci. Quei ricordi sono però così terribili che l'uomo si rifiuta di parlarne. Se ne va a casa e, poco dopo, tiene in ostaggio moglie e figli minacciando di ucciderli. Vuole che Abbey gli sveli il significato di alcune parole in una strana lingua. Quando Abbey non ci riesce, Tommy stermina la famiglia e si suicida. Grazie allo specialista dottor Odusami, Abbey scopre che quelle parole sono in lingua sumera e con l'aiuto del collega dottor Campos cerca di squarciare il velo del mistero.


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    È interessante notare come, negli ultimi tempi, dopo il pionieristico Blair Witch Project, l'horror miri spesso a dare l'illusione che quelli che vediamo sono orrori reali, ottenuti in modo confuso o casuale da testimoni che non si aspettavano di fronteggiarli. Rec - La paura in diretta e Rec 2, Diary of the Dead, Cloverfield, Paranormal Activity sono altri esempi di questa tendenza. Il pubblico sa che il "reale" è finto, ma è interessato a vivere l'illusione.
    Immerso in un clima plumbeo e cupo, Il quarto tipo utilizza in modo efficace le desolate scenografie naturali per generare un senso di solitudine e smarrimento. Ma è anche un film claustrofobico, spesso confinato nei piccoli spazi degli studi, degli uffici, delle camere che sembrano preda di qualcosa di sfuggente e terribile. L'atmosfera che il film crea anche mediante la sua particolare struttura - da peculiare docudrama - è talvolta efficace, ma supplisce solo in parte alle carenze narrative. Il film tenta di creare suspense e mistero attraverso l'iterazione di momenti ripetitivi - le varie ipnosi, per esempio - ma non riesce ad arrivare al dunque, resta in superficie, accumula fatti senza uno sviluppo narrativo che superi la prevedibilità.


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    Viene tentato qualche approfondimento psicologico accennando ai problemi di Abbey con i figli: dopo la morte di Will, la piccola Ashley è diventata cieca, mentre il fratello Ronnie ha sviluppato una forte ostilità verso la mamma. Però più che rappresentativi del lato umano del personaggio, questi problemi sono visti come meri ostacoli alla ricerca della verità, che è in fondo l'unica cosa che la protagonista sembra davvero volere.
    Lo split-screen è usato più volte per far vedere in parallelo le immagini "reali" e quelle ricreate. La ricerca di realismo è però futile. Produce soprattutto immagini screziate per simulare riprese amatoriali e ondeggiamenti ubriachi della camera che ormai non sono più una novità. Un paio di "spaventi" non mancano, ma sono il minimo sindacale in un horror. In certi momenti si ha la sensazione di una curiosa contaminatio tra il filone fantahorror e quello esorcistico per le conseguenze della "possessione" aliena, ma non ci sono sviluppi adeguati. La svolta finale in un accenno riecheggia confusamente quella mistico-pessimistica di L'astronave degli esseri perduti, ma è probabile che, dopo tanto montare la storia e il suo mistero, la conclusione del film provochi soprattutto delusione nello spettatore.
    Nella fase terminale della guerra fredda, gli alieni - metafora di un ordine sociale diverso - cominciavano a essere visti, soprattutto nei film di Spielberg, come qualcosa con cui si poteva trattare. Ora, quando taluni vedono profilarsi un altro scontro di civiltà, sono tornati a rappresentare quel diverso minaccioso con cui non è possibile confronto. Dal punto di vista sociopolitico ciò non è confortante, da quello dell'intrattenimento dipende dai casi. In questo, le cose non funzionano troppo.
    Milla Jovovich si sforza di farsi prendere sul serio come attrice: qualcuno deve averle detto di recitare per sottrazione, ma il risultato è la monotonia espressiva.

    Incassi Il quarto tipo
    Primo Weekend Italia: € 557.000
    Incasso Totale* Italia: € 1.711.000
    Ultima rilevazione:
    Box Office di domenica 14 febbraio 2010
    Primo Weekend Usa: $ 12.521.000
    Incasso Totale* Usa: $ 25.464.000
    Ultima rilevazione:
    Box Office di domenica 10 gennaio 2010

    Vorrei il parere di chi ha già visto il film, io comunque lo consiglio a tutti... :smile:

    Edited by lisahn - 6/3/2010, 19:56
     
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0 replies since 6/3/2010, 15:59   263 views
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