IRON MAIDEN

(eh ci mancavano xD)

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  1. DARK_LIGHT_93
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    IRON MAIDEN


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    Al giorno d'oggi, il nome Iron Maiden è famoso in ogni parte del mondo. Dopo 20 anni e circa 50 milioni di album venduti, i Maiden sono ora considerati come la "classic" rock band in tutti i sensi: maestri moderni della forma di rock music piu' emozionante, estrema e tecnicamente abbagliante - la pecora nera che viene chiamata heavy metal. Un genere, maideniano, inventato per gli anni Ottanta quando pubblicarono il loro primo singolo, lo scontro punk-metal "Running Free", e il loro inesperto, rude album di debutto "Iron Maiden" nel 1980. Un genere che attualmente sta ancora una volta godendo di una grande rinascita mondiale, con i Maiden come sempre molto coinvolti.

    A ridosso dei tardi anni Ottanta, i Maiden erano la band alla ribalta del "New Wave Of British Heavy Metal"- un fenomeno passeggero influenzato dai media - che li avrebbe lanciati nel world stage. "La gente ci ha sempre definiti punk- metal quando noi per primi abbiamo iniziato a fare recensioni (critiche) nei giornali di musica in Gran Bretagna", ricorda con un malinconico sorriso Steve Harris, bassista e membro fondatore. "Ma io penso che fosse una parte da recitare, per il fatto che il nostro cantante di allora, Paul D'Anno, aveva i capelli lunghi e suonavamo in modo sfrenato. Risultavamo molto aggressivi. Ma questa non è mai stata realmente per me una cosa punk, quella era una cosa puramente metal. Noi facevamo morire di paura i punks".

    Nonostante non aver ricevuto nessuna particolare attenzione dai programmi radiofonici, "Running Free", il loro primo singolo di debutto balzò nell'UK TOP 40. Quando poi alla band venne offerta la loro prima apparizione in "TOP OF THE POPS", la più grande tv chart show del Regno Unito, i Maiden rifiutarono di partecipare a meno che fosse concesso loro di suonare dal vivo, cosa che nessun artista ha fatto a Top Of The Pops da quando i "The Who" demolirono lo studio durante un' esecuzione della loro "Quadrophenia" hit, "5.15", nel 1972. I dirigenti della BBC erano scettici ma alla fine cedettero e questa precocità fu ricompensata quando il loro album di debutto, "Iron Maiden", fu pubblicato non molte settimane dopo e immediatamente irruppe nella classifica degli album del Regno Unito al numero 4!

    Fu con questa attitudine di "non fare prigionieri" che la band iniziò ed è tutt'ora adottata, perché è servita loro così bene in tutta la loro carriera. Da allora, ognuno degli 11 studio albums e i 3 live albums che i Maiden hanno pubblicato, hanno avuto i più grandi successi nella top 10 sia a casa nel Regno Unito sia in più di 25 città intorno al mondo, includendo oltre 20 hit singoli, un fatto che a volte fa ignorare come così pochi di essi siano mai stati trasmessi in radio, e non meno di 5 milioni di album consecutivi venduti in America.

    Lungo il cammino, nonostante numerosi cambi di schieramenti, l'essenza del "sound Maiden", la voce tonante del basso, le chitarre fotoelettriche, i tamburi come pistole che crepitano, le voci come il ruggito del leone, è rimasta per fortuna invariata. Il loro secondo album "Killers" uscito nel 1981, ha visto per la prima volta la band suonare in America, Canada e Giappone. L' album conquistò lo status di "band gold album" in tutto il mondo ma alla fine del tour il cantante Paul Di'Anno lasciò la band annunciando l'arrivo di Bruce Dickinson.

    Il 1982 fu un anno che superò tutte le aspettative per il nuovo schieramento. Dopo un paio di show di riscaldamento con Bruce, la band entrò nel record con il leggendario album "The Number Of The Beast". Questo risultato allontanò tutte le rivalità per entrare nella UK CHART al primo posto mentre il classico pezzo dei Maiden "Run To The Hills", entrò per la prima volta al primo posto nella UK SINGLE TOP 10. Questo successo si rispecchiò in l'Europa e anche nelle classifiche in America. I faticosi 180 impegni, 8 mesi "Beast On The Road Tour" furono fondamentali per la band che eseguì degli shows in Australia e in Nuova Zelanda e successivamente si ritrovò davanti al primo "sold out" show negli Stati Uniti al New York Palladium anticipando cose prodigiose per il futuro Ancora una volta ci fu un incidente per la band con Clive Burr, il batterista, che andò via lasciando il posto a Nicko McBrain.

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    Immediatamente la band cominciò a lavorare su "Piece of Mind" che registrarono a Nassau nelle Bahamas. L' album entrò nelle classifiche in UK al terzo posto, quando la band iniziò il loro "World Piece Tour" in UK. Come prima, non bisognava perdere il passo e i Maiden si ritrovarono a suonare per grandissime audience facendo il tutto esaurito in ogni luogo e raccogliendo più slancio in America con il loro primo, di molti , tour intitolato "Full Scale Arena". "Powerslave" fu inciso a Nassau nel 1985. Lo "Slavery Tour" fu concepito per dare ai fans un massiccio show sul palco di luci e riproduzioni di Eddie, la mascot e icona enormemente popolare della band, ora trasformata da un piccolo mostro che cammina a un mostro meccanico alto più di 20 piedi. Il "groundbreaking" tour iniziò dietro le "Iron Curtain" in Polonia, e fu la prima volta che una grande band utilizzò una intera produzione western appunto dietro le "Iron Curtain". Poi durante la terza settimana del tour, fu pubblicato l'album stesso, che arrivò dritto al numero 2 della classifica degli Album in UK.

    La band si ritrovò ad avere buona fortuna con la vendita dei dischi in ogni parte, suonando al "Rock in Rio Festival" per più di 200.000 fans, facendo il tutto esaurito nella Radio City Hall a New York per cinque notti di fila (un malanno precluse le notti dall'essere sette) e per la prima volta il tutto esaurito per quattro notti consecutive al Long Beach Arena (capacità 13.000). Questo successo al Long Beach fu confermato dalla band con la successiva pubblicazione "Live After Death", il primo doppio live album e video dei Maiden dallo stesso nome. Il live album si classificò al numero 2 e il video arrivò al numero 1 nelle classifiche video e vi rimase per molto tempo. Queste pubblicazioni sono ancora considerate da molti come uno dei migliori live albums/video di tutti i tempi. "Somewere In Time" fu pubblicato nel Settembre del 1986, questa volta registrato tra Nassau e Munich. Questo album ha segnato un leggero cambiamento nel loro stile con l' inclusione, per la prima volta, dei keyboards ma in nessun modo sbiadì il classico stile Maiden. Il primo singolo dell'album "Wasted Years" pubblicato, ottenne la UK TOP 20 e fu un pezzo scritto sulla durezza dei loro precedenti tour. L' album continuò ad essere d' oro e di platino praticamente negli stati più grandi. Il live show fu uno spettacolo abbagliante. Le luci alte raffiguranti Eddie, un fondo scenico esagerato reffigurante un cyborg, come nell'illustrazione della copertina, il quale sollevava la band sul palco con le sue due mani e posizionava Nicko e la batteria verso il cielo all' altezza della sua testa. "Somewhere On Tour" partì ancora nell' Europa dell' Est e incluse sei notti tutto esaurito all' Hammersmith Odeon ancora una volta dopo aver trascorso la primavera del 1987 nel tour attraverso l' America e finito in Giappone circa otto mesi dopo.

    Nel 1988 uscì "Seventh Son Of A Seventh Son", il primo e unico "concept album" dei Maiden. Questa non era l' idea originale al principio ma durante la scrittura e in seguito alle prove sembrò che il materiale avesse un tema comune che era presente in ogni parte. Il primo singolo "Can I Play With Madness" si posizionò al numero 3 nelle classifiche dell' UK e fu seguito da altri tre singoli dell' album che conquistarono tutti la TOP 10, un' impresa riuscita senza il supporto della Radio. Il "Seventh Tour Of A Seventh Tour" li vide suonare negli Stati Uniti. Il grandioso scenario del tour fu il titolo del leggendario "Monsters Of Rock Festival" al Donington Castle con il supporto degli amati Kiss, Dave Lee Roth, Guns N' Roses e dai saldi compagni Halloween, essi suonarono per 107000 fans, record di tutti i tempi. Anche il "Monsters Festival" replicò il successo in Europa dopo il quale la band continuò in UK per completare il tour con uno show tutto esaurito all' Arena di Wembley per due notti, al Birmingham NEC per due notti e all'Hammersmith Odeon per quattro notti.

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    La band aveva precedentemente deciso di cancellare tutto il 1989 comunque, impossibilitati a rimanere, Bruce e Adrian passarono il loro tempo registrando il loro primo album solista e il Novembre 1989 vide il gruppo di nuovo insieme per il lancio del "Maiden England" video. Nel Gennaio del 1990 fu a malapena iniziato il lavoro su "No Prayer For The Dying" album quando Adrian decise di lasciare la band, questo sarà il loro primo cambio di organico dopo circa sette anni. Bruce nel frattempo aveva lavorato durante la precedente estate con l'ex chitarrista dei "Gillan" e dei "White Spirit", Janick Gers che dopo aver fatto un' audizione fu invitato ad unirsi.

    Il nuovo schieramento registrò l' album in UK nello studio "Barnyard" di Steve Harris. Pubblicato il 1° di Ottobre, l' album entrò al numero 2 della classifica UK. Questo album portò finalmente alla band il singolo alla posizione N.1 con "Bring Your Daughter to The Slaughter" appunto arrivato al numero uno per il Natale del 1990.

    Il lavoro su "Fear Of The Dark" iniziò nei primi mesi del 1992 ed Eddie passò attraverso una trasformazione, per la prima volta l' artista Derek Riggs non provvide alla copertina ma come alternativa la band prese ancora un'immagine più sinistra Melvin Grant. "Fear Of The Dark" fu il terzo album al N.1 e con un sofisticato show la band si mise in viaggio ancora una volta iniziando, questa volta, in Scandinavia. Ancora una volta capitò alla band l'opportunità di suonare a Donington. Lo show fu filmato e successivamente pubblicato in video mentre diversi altri shows del tour furono registrati per un possibile live album. Finito in Giappone in Novembre, la band tornò ignara di cosa si nascondeva dietro l'angolo...

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    Nel Marzo 1993 Bruce annunciò la sua partenza sostenendo di aver raggiunto un punto di saturazione con altri progetti e la band si mise a lavoro cercando un rimpiazzo durante un finale "Real Live Tour" con Bruce. La band visitò Mosca per la prima volta e ricevette un'amabile accoglienza e continuò il tour per completare 44 show dall'altra parte dell' Europa. L' ultimo show finale di Bruce fu uno spettacolare live pay-per-view teletrasmesso "Raising Hell" presenziato dal mago Simon Drake che eseguì orribili trucchi frammezzati da esibizioni live della band. Tutto ciò incluse un' esibizione con la chitarra di Simon solo con il chitarrista Dave Murray con le mani tagliate e Bruce fatto decapitare!

    Dopo un' intensa ricerca Blaze Bayley dei Wolfsbane fu annunciato come la nuova voce dei Maiden. La band e Blaze si erano già incontrati quando i Wolfsbane parteciparono al tour dei Maiden nel 1990. Questa nuova collaborazione inizò lavorando sul cupo e fumante album "The X Factor", ancora registrato allo studio di Steve ma con lo stesso Steve co-produttore con Nigel Green. L' X Factour iniziò prima con il lancio dell' album nell' Ottobre 1995 con degli shows in nuovi stati come Israele e Sud Africa. Lo stesso album raggiunse il N.8 nella classifica degli album mentre la band continuò il tour comprendente Europa e UK, valorizzato dallo show della band al "Brixton Academy" prima di continuare attraverso l' Europa dell' Ovest, America, Gippone e facendo scalpore in altri grandi festival incluso il "Monster Of Rock" a San Paulo per 50.000 fans.

    Il 1997 vide iniziare il lavoro con Virtual XI, di degna fama, il loro Undicesimo album. Delle immagini della copertina si occupò Melvin Grant raffigurante un ragazzo che guarda una partita di football attraverso una cuffia per la Realtà Virtuale mentre è circondato da Armageddon e Eddie. Questo fu un commento alla tecnologia che controlla tutto e la società interessata ne prende parte man a mano che ci avviciniamo al Millennio. Questo sentimento si rispecchiava anche nel materiale dell' album con pezzi come "Futureal" e "When Two Worlds Collide". Il tema del football fu portato a termine quando i Maiden, sempre con un grande numero di supporters di football, decisero di promuovere il lancio dell' album con il loro "Football Tour", essendo il 1998 l' anno della Coppa del Mondo. La band si mise a lavoro mettendo insieme un team da sogno di professionisti del mondo come Gascoigne, Ian Wright, Faustino Asprilla, Marc Overmars, Patrik Viera e Stuart Pearce, grande fan dei Maiden. Un "Virtual XI Team" che, presenziato dai valorosi ex-England Terry Butcher, Tony Woodcock, Neil Webb e Paul Mariner, girò attraverso l' Europa giocando partite contro squadre con nomi famosi come Anders Limpar in Svezia, Gentile e Altobelli in Italia e anche incontrando il grande Eusebio in Portogallo.

    Il primo singolo "The Angel And The Gambler" caratterizzato da un meraviglioso video, vide la band posizionata in un computer interamente riprodotto nell' ambiente, raffigurante Eddie nel suo nuovo aspetto con personaggi che appaiono in "Ed Hunter", il futuro gioco per il computer. I successivi nove mesi "Virtual World Tour" li videro in Europa, Giappone, Nord America e alla fine in Sud America.

    Gennaio '99, la partenza di Blaze Bayley e il ritorno di Bruce Dickinson e Adrian Smith portano una nuova piega nella storia dei Maiden, ora sei "pezzi" con un formidabile impeto di tre chitarre.

    Primavera '99 viene rilasciato il videogame "ED Hunter" realizzato dalla Synthetic Dimension, a seguire in estate parte l'ED Hunter Tour con la nuova formazione, che raccoglie un grandissimo successo.

    Maggio 2000 esce il nuovo attesissimo album "Brave New World" prodotto da Kevin Shirley e coprodotto da Steve Harris. L'album ha raccolto un ottimo successo piazzandosi nella Top 10. Anche i singoli hanno avuto un ottimo riscontro, si tratta di "The Wicker Man" rilasciato prima dell'uscita dell'album con relativo video, piazzatosi nella "Top 10" dei singoli, e di "Out Of The Silent Planet" rilasciato dopo l'uscita dell'album anch'esso con relativo video filmato live durante il "Brave New World Tour", che si è piazzato nella "Top 20" dei singoli. A coronamento del grandissimo successo ottenuto a partire dalla reunion della band, il trionfale tour mondiale "Brave New World Tour" che si è concluso con gli Iron Maiden a capitanare la terza edizione del "Rock In Rio" in Brasile davanti a più di 250.000 persone e altri parecchi milioni di persone collegate via TV e via Internet, record assoluto per la band.

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    Il Metal attualmente sta godendo di una grande rinascita nel Mondo in popolarità e i Maiden saranno ancora una volta all' avanguardia. E questo è il posto in cui essi intendono restare per molti anni a venire !

    fonte: MAIDEN ITALIA

    Aggiungo che dopo Brave New world è stato pubblicato "Dance Of Death" album diverso da quelli precedentemente pubblicati, ritmi molto meno veloci, ma pur sempre ottimi e del genere Iron Maiden. Poi è stato pubblicato "A matter Of Life and Death" album che ha raggiunto i primi posti addirittuara nelle Classifiche italiane, non ottimo come i precedenti comunque.

    EDDIE THE HEAD


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    Il personaggio che appare su ogni Copertina di album, come sceneggiatura retro in ogni concerto, e in ogni concerto appare come fantoccio che percorre il palco mentre gli iron maiden suonano è Eddie, la mascotte della band.

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    CITAZIONE
    fonte: Wikipedia
    Edward The Head, poi abbreviato in Eddie T. H. è la mascotte degli Iron Maiden creata da Derek Riggs. Nato come semplice maschera kabuki, che doveva servire da "ornamento" del palco su cui si sarebbe esibita la band, ha finito ben presto per ingigantirsi seguendo il progressivo ingrandimento dei palchi su cui il gruppo si esibiva, fino alla nascita del cosiddetto "walking Eddie", ovvero una mastodontica versione tridimensionale e semovente del pupazzo, accompagnata da sempre più elaborate scenografie.

    CITAZIONE
    fonte: MAIDEN ITALIA
    L'Eddie originale era solo una maschera da teatro, la si vide per la prima volta sulla copertina del singolo "Running Free". Si tratta di una faccia che si staglia accanto al logo della band, inizialmente era connessa ad una pompa che, azionata, spargeva vari tipi di liquido su Doug Sampson o Clive Burr o colui che si trovava dietro le pelli. Il nome completo della primissima mascotte era "Eddie The Head" (Edward T. H. fu poi il nome che comparve sulla cover di "Live After Death") e viene dalla seguente vecchia storiella buffa:

    « Eddie nacque senza braccia senza corpo e senza gambe. Solo una testa. Ma, malgrado questo tenue difetto di nascita, i suoi genitori gli volevano molto bene e gli facevano molti regali come cappelli e roba del genere. Così il giorno del suo sedicesimo compleanno i genitori si imbatterono in un medico che li assicurò di poter dare ad Eddie un corpo. Raggianti di felicità, i genitori tornarono a casa e chiamarono Eddie, per dirgli che stavano per fargli il più bel regalo di sempre: per tutta risposta Eddie fuggì via (come ?) urlando "Oh, no! Non un altro fottuto cappello !" ».

    Al momento in cui venne stipulato il contratto con la EMI, gli Iron Maiden ingaggiarono Derek Riggs per l'artwork delle copertine. Abbiamo già detto che la prima fu quella di "Running Free", ove possiamo vedere uno zombie sullo sfondo, privo di un braccio, che corre dietro ad un ragazzo in primo piano. Quando il gruppo, pochi mesi più tardi, perse la maschera "a pompa", volle adottare come mascotte proprio questa figura dello zombie. Fu essa a prendere il nome di Eddie, da allora in poi

    DISCOGRAFIA:
    STUDIO:
    1980 - Iron Maiden
    1981 - Killers
    1982 - The Number of the Beast
    1983 - Piece of Mind
    1984 - Powerslave
    1986 - Somewhere in Time
    1988 - Seventh Son of a Seventh Son
    1990 - No Prayer for the Dying
    1992 - Fear of the Dark
    1995 - The X Factor
    1998 - Virtual XI
    2000 - Brave New World
    2003 - Dance of Death
    2006 - A Matter of Life and Death

    LIVE:
    1981 - Maiden Japan (EP)
    1985 - Live After Death
    1992 - A Real Live One
    1992 - A Real Dead One
    1993 - Live at Donington
    1998 - A Real Live Dead One
    2001 - Rock in Rio
    2005 - Death on the Road
    2002 - Beast over Hammersmith (cofanetto)
    2002 - BBC Archives (cofanetto)
    2009 - Flight 666

    BEST OF:
    1989 - Maiden England
    1996 - Best of the Beast
    1999 - Ed Hunter
    2002 - Best of the B-sides (cofanetto)
    2002 - Edward the Great
    2008 - Somewhere Back in Time


    UP THE IRONS!



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    QUI! trovate una galleria che raccoglie le immagini di Eddie il sito a cui collego è Maiden Italia, sopra-citato.
     
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  2. EternalSybelle
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    °-° OMG.
    l'enciclopedia degli iron maiden.

    non è il mio genere prediletto, del tipo che non li ascolterei mai per ore ed ore e non li ho sull'ipod....XD
    ho fatto il primo periodo in cui stavo col mio attuale ragazzo in cui mi toccava ascoltarli perchè lui suonava in una band dove facevano parecchi pezzi loro =_= e ho imparato ad odiare certe canzoni (vedi: fear of the dark) : dopo che le senti 30.000 volte è nauseante.

    Riconosco però che hanno avuto il loro bel perchè nella storia dell'heavy metal e della musica in generale.
    ^__^ Diciamo che li rispetto.
     
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  3. DARK_LIGHT_93
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    E pensa che ho messo pochissimo... X°D
     
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  4. Dark LaFee
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    A me piaccionoo!!
     
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  5. lisahn
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    CITAZIONE
    ho imparato ad odiare certe canzoni (vedi: fear of the dark) : dopo che le senti 30.000 volte è nauseante.

    Fear Of The Dark è la canzone più ascoltata degli Iron Maiden, di conseguenza anche la più famosa, ma quante persone conoscono solo ed esclusivamente quella?
    Molta gente ignora l'esistenza di canzoni, sempre ad opera dei Maiden ovviamente, molto più belle.
    Io amo i vecchi album dove c'era ancora Adrian Smith e quando ancora cantava il grande Paul. Dopo il ritorno di Dickinson è cambiato tutto. Nonostante io apprezzi la sua voce!
     
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  6. DARK_LIGHT_93
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    CITAZIONE (lisahn @ 6/3/2010, 15:30)
    CITAZIONE
    ho imparato ad odiare certe canzoni (vedi: fear of the dark) : dopo che le senti 30.000 volte è nauseante.

    Fear Of The Dark è la canzone più ascoltata degli Iron Maiden, di conseguenza anche la più famosa, ma quante persone conoscono solo ed esclusivamente quella?
    Molta gente ignora l'esistenza di canzoni, sempre ad opera dei Maiden ovviamente, molto più belle.
    Io amo i vecchi album dove c'era ancora Adrian Smith e quando ancora cantava il grande Paul. Dopo il ritorno di Dickinson è cambiato tutto. Nonostante io apprezzi la sua voce!

    GLi unici due album dove canta Paul sono Iron Maiden e Killers, dopo quei due Arriv aThe number of Beast con Dickinson... quindi non è il ritorno... il ritorno di dickinson si ha dopo Virtual XI e The X Factor dove alla voce stava Blaze Baley...
    Comunque il meglio degli Iron Maiden per me va da Iron Maiden fino a Fear of the Dark... anche se devo ammentere Che Brave New World e Dance Of Death sono stupendi, anche se sono cambiati un po' dall'inizio...
     
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5 replies since 5/7/2009, 17:41   752 views
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