Criptozoologia

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  1. EternalSybelle
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    CITAZIONE
    La criptozoologia, coniata e teorizzata dallo zoologo Bernard Heuvelmans, è nelle intenzioni del suo fondatore una branca della zoologia tradizionale che si occupa dello studio di specie animali di cui si presume l'esistenza attraverso prove circostanziali, oppure di specie che sono generalmente considerate estinte, ma di cui ci siano alcuni possibili avvistamenti.

    I criptozoologi devono allinearsi ad un campo di ricerca scientificamente rigoroso quale la zoologia, la storiografia e l'antropologia, ma esistono criptozoologi autoproclamatisi tali che non disdegnano una prospettiva fortiana o addirittura ufologica. In realtà la criptozoologia non ha nulla a che fare con l'ufologia. Creature come il Chupacabras, intrise di aura extraterrestre, non sono prese in considerazione dalla criptozoologia accademica.

    Tra le specie di cui non è mai stata provata l'esistenza si possono citare lo Yeti o il Sasquatch ( 1 ). Altri criptidi molto conosciuti sono il Mokele Mbembe( 2 ), il Mostro di Loch Ness, la Bestia dello Gévaudan ( 3 ) e il Ninki Nanka ( 4 ), ma le schiere di creature "nascoste" sono molto ampie, e includono animali meno noti, ma altrettanto interessanti, quali lo Iemisch( 5 ) o il Buru( 6 ).

    La criptozoologia accademica è meno interessata alle creature considerate "biologicamente impossibili", come il drago, il mothman o lo snallygaster, lasciando agli etnologi il compito di indagare su tali creature.

    Alcune specie tra quelle considerate dalla criptozoologia negli ultimi anni sono diventate note alla scienza: le più famose sono il Celacanto, specie ritenuta estinta nel Cretaceo, e il Calamaro gigante.

    (1) Nome alternativo a "Yeti"

    (2) Il Mokele Mbembe anche detto N'Yamala, è una creatura leggendaria che vivrebbe a 800 chilometri a nord di Brazzaville: là si troverebbe il Likouala, una vasta palude di 130.000 chilometri in cui vivrebbe l'animale, il cui nome significa colui che ostacola il corso dei fiumi. La sua prima descrizione fu data da un missionario francese, l'abate Proyar, che lo descrisse come un ibrido tra un elefante, un ippopotamo e un leone, con un collo di giraffa e una lunghissima coda da serpente.
    Questo mostro avrebbe quindi avuto la pelle liscia di colore grigio/bruno, con una mole da elefante, una testa piccola e un collo elastico lungo dai due ai tre metri.

    (3)La Bestia del Gévaudan (in francese: La Bête du Gévaudan) è stata una creatura che terrorizzò la zona del Gévaudan (oggi Lozère), nell'area centro meridionale della Francia tra il 1764 e il 1767, uccidendo e facendo a pezzi persone e animali.
    Mentre gli attacchi sono stati provati e documentati, non è mai stata definitivamente chiarita la vera natura della Bestia. La versione più accreditata è che si sia trattato di uno o più lupi.

    (4)Ninki Nanka è una creatura leggendaria del folklore africano. Ci sono varie descrizioni dell'animale, ma la maggioranza concordano nel definirlo un rettile simile ad un drago. Secondo la tradizione, il Ninki Nanka vivrebbe nella paludi dell'Africa occidentale. Sembrerebbe essere estremamente grande ed estremamente pericoloso. Si racconta che quando un bambino disobbedisce ai propri genitori e va da solo nelle paludi, viene catturato dal Ninki Nanka.

    (5)Lo Iemisch o tigre d'acqua è un animale leggendario che, secondo alcuni, si aggirerebbe nelle acque dei fiumi e dei laghi della Patagonia. Descritto da molti come un grande animale scuro, dal corpo lungo e basso e dai denti da cane, si è ipotizzato che lo Iemisch possa essere una specie ancora ignota di lontra gigante. Si dice che lo Iemisch sia lungo anche più di 3 metri e sia capace di afferrare e trascinare sott'acqua anche un cavallo robusto.

    (6)Il buru era un rettile acquatico che aveva come habitat la valle del Jiro (pronunciata anche Ziro), nelle vicinanze di Arunachal Pradesh in India. Non è stato definito l'arco di tempo durante il quale è vissuta questa specie sconosciuta. Una delle ipotesi più accreditate è che si trattasse di una specie evolutasi a parte dell'ordine Crocodilia. Un'altra teoria sostiene che si trattasse di coccodrilli, poiché essi vengono chiamati buru dagli abitanti della zona.











     
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0 replies since 3/2/2009, 13:32   125 views
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